L’oro per trafilare la pasta: come Verrigni ha evoluto la tradizione
Dopo anni di tradizione e rispetto per le materie prime, all’antico pastificio Verrigni, nato nel 1898 nel rosetano, l’innovazione nella lavorazione della pasta è salita ad un livello successivo.
La trafilazione della pasta è stata fatta non solo con il bronzo ma con una delle nostre passioni: l’oro!
La storia della pasta
Da sempre conosciuta come un alimento fondamentale della nostra tradizione gastronomica, un surrogato dell’attuale pasta è stato creato 9000 anni prima della venuta di Cristo, quando le popolazioni iniziarono a stanziarsi e a coltivare.
Il nome deriva dal latino “pastam”, che definiva un prodotto messo a cuocere in forno. La pasta bollita, come la intendiamo noi ora, è stata per la prima volta citata in testi provenienti dalla Palestina e datati V secolo d.C.
L’Italia, grazie al suo clima perfetto per la coltivazione di grano duro, è stata da sempre il paese più importante per la lavorazione della pasta. Proprio qui, Luigi Verrigni, nel 1898, aprì il suo pastificio e iniziò a servire le ricche famiglie di Roseto, diventando famoso per la bontà della sua pasta.
La famiglia Verrigni
Dal 2008, il pastificio ha preso il nome di “Antico Pastificio Rosetano”, guidato dal nipote di Luigi, che continuò gli studi fatti dal cugino.
Gaetano Verrigni, figlio del fondatore Luigi, iniziò a chiedersi come si sarebbe evoluta la lavorazione della pasta se si fosse deciso di sostituire il bronzo con l’oro. Grazie all’intervento del maestro orafo Seccia, che riuscì a far prendere vita ad un’idea fino ad allora remota e complessa.
L’idea era nata per stressare le materie prime il meno possibile ed il risultato lasciò estasiati tutti.
Con questa moderna tecnica di lavorazione, che si affianca alle classiche, la pasta viene impreziosita dal contatto con l’oro ed è resa ricca, con una croccantezza e porosità particolari.
Attualmente i formati di pasta creati con questa trafilazione sono lo “spaghettoro”, il “fusilloro” e i “quadri” (formati quadrati).
Dopo un periodo di riposo ed un’essicazione fino a 60 ore a bassa temperatura tra 45 e 50 gradi, si raggiunge un connubio perfetto tra tradizione ed innovazione, con una pasta italiana extra lusso trafilata in oro.
Questo è così il primo ed unico pastificio al mondo a trafilare la pasta con l’oro, una brillante intuizione che è stata apprezzata dai più noti e autorevoli chef di tutto il mondo.