L’ametista: la pietra da regalare a chi è nato a febbraio
La tradizione di indossare la pietra corrispondente al proprio mese di nascita è una tradizione nata in Polonia nel XV secolo, questo popolo è infatti da sempre molto legato alle gemme. Anche la cultura ebraica è fortemente interessata alle pietre dei vari mesi, nell’antichità i sacerdoti erano soliti indossare una collana chiamata pettorale di Aronne che veniva ornata con dodici pietre a rappresentanza delle dodici tribù di Israele, ma anche dei dodici mesi.
Indossare la pietra del proprio mese porterebbe fortuna, come un amuleto. Uno dei poteri che si attribuisce all’ametista è quello di portare pace e serenità, si pensa che mettere una di queste gemme in camera da letto contribuisca a eliminare l’insonnia e a fare bei sogni. Questa pietra è perfetta per chi è nato a febbraio, la cui caratteristica principale è quella di avere un carattere quieto e calmo.
La pietra è attribuita anche a San Valentino in quanto il vescovo era solito indossare un anello con un’ametista incastonata. Non a caso infatti il Santo viene festeggiato a febbraio.
Le storie dell’Ametista
L’ametista è una gemma di colore viola appartenente alla famiglia dei quarzi. La parola “amethystos” deriva dal greco, che significa “non ubriaco”, il colore viola infatti ricorda proprio le sfumature del vino “methy”. L’ametista non è una pietra rara e si può trovare in diversi luoghi, tra cui l’Italia. La gemma è utilizzata sin dall’età preistorica per creare gioielli e per questo ad essa sono associate diverse leggende e tradizioni, per molti secoli l’ametista è stata associata alla nobiltà, ma anche alla religione cristiana e all’Ultima Cena.
Le ametiste prendono il colore dal ferro in esse contenuto e può presentare diverse sfumature a seconda della zona in cui vengono trovate. Il Brasile è fino ad oggi il più grande esportatore del materiale, soprattutto grazie al fatto che in Europa le miniere si sono esaurite molto presto a causa della popolarità della gemma. L’Ametista dell’Uruguay si caratterizza per il suo viola scuro, che con certe luci può virare al rosso.
Una delle tante leggende vuole che l’ametista prenda il nome dalla ninfa Amethos di cui si innamorò Bacco. Un giorno la divinità, mentre era ubriaca, si mise a rincorrere la ninfa e, quando la raggiunse, questa disperata pregò la Dea Diana di salvarla. Una volta che Bacco prese la ninfa, si trovò tra le mani una manciata di cristalli splendenti che avevano il colore del vino e tornò subito sobrio. È da questa leggenda che all’ametista viene attribuita la dote di essere un’ottima cura contro le ubriacature e che basti mettere una pietra nel vino per non accusarne gli effetti su corpo e mente.
L’ametista a livello cromatico è collegata al sesto chakra, quello che lavora su tutta la sfera del sistema nervoso, attenuando dolori e tensioni. Si pensa che calmi mal di testa ed emicranie, allevi contusioni ed abbia un effetto benefico sulla pelle e sui polmoni.
L’ametista è una gemma molto particolare a cui vengono attribuite diverse storie e qualità, è sicuramente un ottimo regalo per qualcuno nato sotto il mese di febbraio che ami i colori forti e vivaci come quelli di questa preziosa gemma.