Come si forma la madre perla e come viene lavorata
La madreperla è un materiale morbido che può essere utilizzato per la creazione di diversi oggetti, dai bottoni alle spille, fino ai gioielli.
Questo elemento appartiene ad una classificazione particolare, non è né un metallo né una pietra. È un biominerale che viene prodotto all’interno delle conchiglie di alcuni molluschi, in genere i bivalvi e i gasteropodi. La madreperla è il loro rivestimento iridescente. Gli elementi che formano questo materiale sono l’aragonite e la calcite, la prima è quella che dona l’aspetto particolare al materiale. Tutte le molecole di aragonite vengono tenute insieme da una serie di proteine espulse dal tessuto epiteliale esterno dei molluschi, chiamate conchiolina, e dall’acqua: questo tipo di composizione dona alla madreperla l’aspetto tipico delle perle. È la proteina Pif80 a controllare la crescita dell’aragonite e il mollusco a cui tipicamente ci si riferisce quando si parla di madreperla è l’ostrica, anche creatrice delle perle. In base allo studio dei ricercatori della Pohang University of Science and Technology della Corea, questa proteina sembra essere coinvolta in tre processi. Il primo è la formazione e l’accumulo dell’aragonite, poi la secrezione e distribuzione del minerale in un sottile strato all’interno dell’organismo, infine la crescita di questi blocchetti, chiamati tavolette di aragonite.
La formazione della madreperla
La madreperla viene creata nel momento in cui un piccolo frammento estraneo si intromette all’interno della conchiglia. Essa viene creata dal mollusco come autodifesa, l’intruso e l’interno della conchiglia vengono completamente avvolti e, alla fine del processo, gli strati del biominerale creeranno la vera e propria perla.
La lavorazione della madreperla
Questa gemma organica viene classificata in base ad alcune caratteristiche come la provenienza, la grandezza, lo spessore delle conchiglie e il colore.
Il fattore che determina tutti gli altri è sicuramente l’area geografica di provenienza, le zone di produzione di perla e madreperla sono quella di Tahiti, dell’Australia e degli Stati Uniti. I molluschi australiani sono noti con il nome paua e producono una madreperla con sfumature verdi, blu e gialle. La madreperla più pregiata per spessore e dimensioni si ottiene in genere dalle conchiglie provenienti dai mari tropicali. La lavorazione è molto lunga e difficile a causa della fragilità del materiale. Per iniziare si rimuove la crosta esterna dalle conchiglie, questa viene poi tagliata in pezzi e lavorata sia con ruote a smeriglio che con il tornio. In seguito si procede con altre lavorazioni come la trafilatura, la profilatura o l’incisione in base all’oggetto da produrre, concludendo con la pulitura.
Gli oggetti in madreperla sono ancora oggi molto comuni e ricercati grazie alla colorazione unica e alla bellezza e classe che da sempre contraddistingue il biominerale.