A Vicenza, il tappo giusto per la bottiglia di Amarone Menegolli lo crea Paigem
“Un’ombreta de vin” della bottiglia di Amarone della Valpolicella diventa prestigiosa e raffinata se decorata da diamanti e gemme. Un gioiello, in tutti i sensi, del made in Italy presentato a Vicenza dalla cantina Menegolli.
“Shine bright like a diamond”
L’idea di impreziosire i tappi delle bottiglie di vino è stata di due artigiani, entrambi del vicentino: i primi sono stati i gioiellieri Peroni & Parise, insieme all’azienda Labrenta, leader delle chiusure per il beverage, a seguire Cantina Menegolli per il loro Amarone, con l’aiuto di due incastonatori e un gemmologo.
Vediamoli nel dettaglio:
Il tappo di Labrenta è un capolavoro in oro e diamanti, del peso di 250 grammi; in totale sono 7.30 carati con un valore di 40 mila euro. Quest’opera unisce in sé la tradizione orafa del vicentino e il lavoro svolto dal 1970 dall’azienda Labrenta. Ne sono presenti due versioni, una in oro e una in argento.
L’importante bottiglia di Amarone della Valpolicella, invece, ha un tappo impreziosito da diamanti e rubini. La scelta delle gemme non è stata casuale: i rubini sangue di piccione hanno un’accesa tonalità di rosso che ricorda quella del vino.
L’abito perfetto della bottiglia d’Amarone della cantina Menegolli è il frutto, unico nel suo genere, della passione di chi lavora nel settore orafo. Sono state necessarie molte ore di lavoro e anni di esperienza per arrivare al prodotto finale, un capolavoro di artigianalità tutto Made in Italy. In totale sono presenti 569 diamanti, incassati uno ad uno, e dieci rubini birmani, il più grande di venti carati posto in cima al tappo. Il valore stimato dell’opera è di due milioni e mezzo di euro.
Il re del rosso: il rubino sangue di piccione
I rubini birmani sono gemme estremamente rare, soprattutto se di grandi dimensioni. Le pietre dette rubini sangue di piccione sono di un colore rosso energico e accattivante; ed è la presenza di cromo a conferire alla gemma il suo distintivo colore rosso.
La classifica dei tre rubini unici nel loro genere:
- Al terzo posto: Il Sunrise Ruby, il rubino più costoso al mondo, originario del Myanmar. È stato acquistato nel 2015 per una cifra record di 30,42 milioni di dollari durante l’asta di Ginevra; pesa quasi 26 carati.
- Al secondo posto: Il Price of Burma, il rubino più raro ad oggi in circolazione. È stato scoperto nel 1996, pesa 950 carati e non vi sono stati mai processi per processarlo.
- Sul podio: La Liberty Bell Ruby, l’essenza dei rubini, il più grande mai estratto al mondo. È stato scoperto negli anni ’50 nell’Africa orientale. Ha un valore stimato di $ 2 milioni, una scultura a forma di campana con bordatura di 50 diamanti. Purtroppo, è stata rubata nel 2011 e non ancora ritrovata.
Il rubino simboleggia coraggio, passione e autorevolezza. Indossato, viene considerato un amuleto in grado di portare la felicità, mentre nell’antichità era associato al successo in ambito commerciale.