Occhio di Falco e Occhio di Gatto: le proprietà di queste gemme dai nomi così particolari
Dopo aver pubblicato un approfondimento su una meravigliosa gemma come l’Occhio di Tigre, oggi parliamo di altre due varietà di Quarzo che presentano il “gatteggiamento”, l’effetto ottico che fa assomigliare queste pietre a degli occhi animali: vediamo da vicino l’Occhio di Falco e l’Occhio di Gatto.
Occhio di Falco
L’Occhio di Falco è un Quarzo Microcristallino che presenta un colore che varia dal blu-grigio al blu-verde, con strisce dorate all’interno.
Il suo contenuto di ferro è basso, infatti, se fosse più alto si tratterebbe di un Occhio di Tigre!
La sua durezza è di 6,5-7 sulla scala Mohs, il che lo rende una pietra durevole e resistente all’usura.
Viene quasi sempre tagliata a cabochon per accentuare la sua lucentezza e il gatteggiamento.
È utilizzato sia con scopo ornamentale che per la creazione di monili.
I principali giacimenti si trovano in Tailandia e Sud Africa, ma ne esistono anche di consistenti in Australia, Brasile, Canada, Cina, Nabibia, India, Corea, Spagna e alcune zone degli Stati Uniti.
Una curiosità sull’Occhio di Falco
Nell’antico Egitto, questa meravigliosa gemma era legata all’Occhio di Horus, originariamente simbolo di protezione e prosperità.
In cristalloterapia, infatti, è vista come la pietra dell’equilibrio, capace di combattere ansia e nervosismo e, soprattutto, di eliminare l’energia negativa delle altre persone.
Occhio di Gatto
Si tratta di una varietà di Quarzo opaca che presenta, anch’essa, il gatteggiamento.
Il nome deriva dalla somiglianza con l’occhio del piccolo felino perché, appunto, il colore grigiastro con all’interno una striatura più scura ricorda la pupilla di un gatto.
Troviamo dei suoi giacimenti in:
- Sri Lanka
- Birmania
- India
- Brasile
- Germania
Questa gemma è usata, soprattutto in Oriente, come talismano per proteggersi dai pericoli della vita. In cristalloterapia non è tra le pietre più famose, ma si reputa sia capace di difendere il suo portatore dalle insidie e calmare le paure e va portato sempre con sé, per questo si utilizza per lo più sotto forma di gioiello.
Si pulisce lasciandolo immerso qualche ora in acqua fredda salata e per ricaricarlo è sufficiente che rimanga un paio di giorni al mese su un cristallo di rocca, con la possibilità di assorbire sia la luce del sole che quella della luna.
Conoscevi queste curiosità su queste due meravigliose pietre?