Storie di brand: Chanel

Quando parliamo di Coco Chanel, parliamo dei una figura che ha segnato non solo la storia della moda ma anche degli accessori.
Il segreto dello stile di Chanel, infatti, stava proprio nei gioielli, scelti perché catturino l’attenzione.
Ripercorriamo insieme la storia di questo elegantissimo brand!

La vita di Coco Chanel

Gabrielle Chanel (1883-1971) nasce in Francia a Saumur. Rimanendo prematuramente orfana di madre e abbandonata dal padre, a 18 anni si sente finalmente libera di iniziare la sua vita, mantenendo dentro di sé un’innata dote eclettica per la moda e l’abbigliamento.
Appena trasferita a Moulins, inizia a lavorare come commessa per la bottega Maison Grampayre, mentre la sera è cantante in un cafè.
Qui intona la canzone Qui qu’a vu Coco?, letteralmente “chi ha visto Coco”, ed è esattamente così che nasce il suo soprannome, che ancora oggi la fa ricordare come Coco Chanel.

Proprio in questo cafè conosce Étienne de Balsan, figlio di imprenditori tessili, con cui inizia una convivenza. Il suo compagno diventa anche il suo primo finanziatore, credendo nei cappelli da lei creati e fatti indossare dalle donne che gravitano intorno alla sua ricca famiglia. Nel 1910 nasce così “Chanel Modes”, la prima boutique di cappelli di Parigi.

Da qui, Coco inizia la sua scalata, portando alto il suo stile innovativo ed elegante, ma al contempo versatile e comodo.
A lei dobbiamo la creazioni di alcuni pezzi iconici del brand, come:

• L’utilizzo del jersey per la creazione di abiti femminili, mentre al tempo era un tessuto impiegato solo per la biancheria intima maschile;
• Il tubino nero, i primi dalle linee semplici in grado di rendere ogni donna uguale alle altre ma mantenendo un immenso stile;
• Chanel n°5, la fragranza femminile lanciata nel 1921 e passata alla storia come simbolo di femminilità ed eleganza, anche grazie al collegamento con Marylin Monroe;
• I tailleur in tweed bordato, iconico pezzo Chanel creato nel 1956che già simboleggia uno stile androgino e la sua passione per le catene e gli accessori scintillanti, applicati alle estremità o come chiusura delle giacche
• Le scarpe bicolore, create nel 1957 con pelle beige e punta nera per slanciare la figura e accorciare il piede.

Durante la sua costante crescita, però, Chanel crea anche altre due collezioni passate alla storia:

• 1932, Chanel lancia la sua collezione di alta gioielleria composta da 45 gioielli;
• 1987, nasce Chanel Orologeria con il lancio dell’iconico orologio Première, il cui quadrante è ispirato alla forma del tappo dello Chanel n°5.

Il segreto dei gioielli di Coco Chanel

Lo stile di Coco Chanel risiede nella scelta dei gioielli. Ad outfit basici ha sempre abbinato accessori stravaganti, creando mix tra pietre preziose e artificiali, con l’obiettivo dichiarato di catturare l’attenzione.

All’inizio del XX secolo, Coco ha fondato Chanel S.A., la casa di moda parigina specializzata in beni di lusso e di proprietà dei fratelli Alain Wertheimer e Gerard Wertheimer, nipoti di uno dei suoi primi soci in affari.

Il marchio della Doppia-C è stato registrato solamente nel 1924 e la sua origine non è mai stata chiara, ma da allora è rimasto il marchio di fabbrica di tutti i prodotti Chanel.

In cosa ha anticipato i tempi Coco Chanel, in fatto di gioielli? Nella scelta di quelli personalizzati! Già dagli anni ’20, Coco aveva iniziato a collaborare con artigiani orafi locali, per creare gioielli unici nel loro genere. Lei stessa provava su di sé le combinazioni che poi erano più funzionali da inserire nelle collezioni in vendita, indossando gli accessori in qualsiasi momento della giornata, creando combinazioni uniche e facendosi ispirare anche dalle collane religiose.

Con la sua scomparsa nel 1971, la gioielleria ebbe un periodo di stallo, per ricomparire nel 1983 sotto la guida di Karl Lagerfeld, che riprese lo stile del passato per modificarlo e renderlo più moderno.

Il motto di Coco “Voglio far parte di ciò che sta accadendo” l’ha resa un’avanguardista nel mondo della moda e la prima a sdoganare l’utilizzo di gioielli personalizzati.