Peridoto: la “pietra del sole” perfetta da regalare a chi è nato ad agosto
Agosto è un mese dal carattere forte, nei suoi colori estivi e nelle sue calde temperature. Una peculiarità che condivide con la sua pietra portafortuna, il peridoto, dal particolare e ben definito color verde oliva. La sua tonalità, unica nel mondo delle pietre, è responsabile del nome del minerale da cui la gemma deriva, ovvero l’olivina.
Un fatto interessante: il peridoto può assumere diverse sfumature, dal lime al giallo dorato, ma è una delle poche pietre al mondo a presentare esclusivamente una sola colorazione, appunto il suo caratteristico verde delicato. Come nel caso di tantissime pietre, la sua veste cromatica non è determinata dalle impurità presenti al suo interno, ma dal bilanciamento dei 2 principali elementi che la compongono, il ferro e il magnesio: maggiore è la quantità del primo, più intenso sarà il suo verde.
Proprio per la somiglianza del loro colorito, nell’antichità si faceva riferimento a questa pietra come allo “smeraldo dei poveri”. Ancora oggi sicuramente meno conosciuta di diamanti, rubini, zaffiri e smeraldi, il peridoto però presenta molte delle virtù di queste grandi pietre preziose, pur mantenendo un prezzo più accessibile.
Ma ecco una piccola rivincita del peridoto sullo smeraldo direttamente dal mondo antico: le pietre indossate abitualmente da Cleopatra, non erano, come per lungo tempo si è pensato, esemplari del famosissimo berillo, ma appunto l’altrettanto verde olivina.
Gli egizi, che la chiamavano “Pietra del sole”, erano la popolazione che nel passato meglio conoscevano questa pietra, infatti la principale miniera di peridoto dell’antichità si trovava proprio su un’isola del Mar Rosso, l’attuale St. John Island. Antichi papiri registrano la sua estrazione già nel 1500 a.C, quando il faraone obbligava gli abitanti dell’isola a raccogliere le gemme per il suo personale tesoro.
Alla pietra era associata una funzione magico/sacrale: da essa erano ricavati dei talismani che si riteneva avessero il potere di allontanare il male. I sacerdoti egizi credevano anche che il peridoto contenesse la forza della natura e facevano creare coppe intarsiate della gemma verde per entrare in contatto con le divinità del mondo naturale.
Ma l’Egitto non è l’unico luogo di estrazione, già in tempi antichi infatti la pietra era ben conosciuta anche in varie zone dell’America, andando ad alimentare soprattutto il folklore delle isole Hawaii. La pietra ha un’origine vulcanica, si forma nelle profondità della crosta terrestre e fa la sua comparsa in superficie grazie ad attività eruttive; non a caso le leggende hawaiane fanno del peridoto il simbolo delle lacrime della dea Pele, divinità dei vulcani e del fuoco.
Estremamente presente nella tradizione scritta e nelle credenze popolari, la nostra gemma deve la sua fama alla sua diffusione estesa un po’ in tutto il globo: oltre all’America, anche il continente africano ne è abbastanza ricco, soprattutto in Kenya e Tanzania; ma il peridoto è presente anche in Asia (Pakistan, Sri Lanka e Myanmar) e in Australia.
Alcuni frammenti sono stati rivenuti persino su dei meteoriti, sulla Luna e su Marte!