Sotheby’s a Hong Kong celebra il colore della natura
La primavera da Sotheby’s si apre con un’esplosione di colore: “Magnificent Jewels and Jadeite”, la tradizionale asta che ogni anno si tiene nei primi giorni di aprile a Hong Kong, quest’anno si riconferma il 2 del mese, con l’esposizione di rare gemme colorate e gioielli finemente lavorati. L’asta sarà preceduta da una mostra itinerante dei pezzi in vendita tra il 29 marzo e il 1 aprile sempre a Hong Kong, che si ripeterà nei giorni successivi nelle città asiatiche di Shanghai, Pechino, Singapore, Bangkok, per chiudersi infine il 17 aprile a Tapei.
Protagonista indiscussa non a caso è sempre lei, la giadeite, bellissima gemma verde che occupa un ruolo centrale nella cultura cinese, al punto da essere considerata “pietra del paradiso” dalle loro antiche credenze. La scorsa asta primaverile aveva segnato un record mondiale per il mondo dei gioielli in giadeite firmati Cartier: una collana della blasonata maison francese formata dalla preziosa gemma verde era stata venduta all’asta alla cifra da capogiro di 27,44 milioni di dollari (più del doppio della stima iniziale, 12,8 milioni). Ma anche quest’anno l’asta promette di far parlare di sé: da Sotheby’s i colori che dominano la natura in questa stagione sono celebrati non solo attraverso la preziosa pietra verde, ma anche da diamanti colorati di qualità eccezionale, ognuno unico per la sua combinazione di tonalità, sfumature e saturazione.
Tra i pezzi proposti spiccano un gruppo di importanti gioielli firmati Van Cleef &Arpels, in particolare una raffinatissima collana formata da tre file di diamanti (88 carati in totale), con al centro cinque smeraldi dal peso complessivo di 31,74 carati, e pietre incastonate in una base di platino e oro giallo di 18 carati.
Altra delizia della maison Van Cleef & Arpels è una coloratissima spilla a forma di due campanule di rubini e diamanti, incastonati secondo il metodo The Mystery Set, brevettato dai due gioiellieri negli anni ’30, che consiste nel disporre le pietre in modo che le punte non siano mai visibili.
Dal mondo naturale prende spunto anche un prezioso bracciale Cartier, modellato a forma di pantera, simbolo per eccellenza del celebre produttore di gioielli di lusso. La prestigiosa maison ingloba nel gioiello il suo iconico animale, costituito di brillanti, con macchie in onice e occhi in smeraldo. Ma ciò che più attira l’attenzione è la pietra incastonata nella coda della pantera, un bellissimo rubino rosso proveniente dal Mozambico, produttore dei più ambiti al mondo, proprio per la brillantezza del colore rosso e la loro trasparenza. Proprietà di un collezionista privato, il gioiello ha un valore stimato di circa 1.030.000 – 1.230.000 dollari.
La celebrazione del colore continua con una variopinta spilla appartenuta alla famiglia reale spagnola, datata 1740-80. Disegnato come una conchiglia incastonata di diamanti con taglio a rosa e sormontata da 6 smeraldi tondi sopra ognuno dei quali si trova un fiore formato da rubini e diamanti, questo gioiello testimonia il gusto della corona spagnola per gli smeraldi verdi. Questa meravigliosa spilla racchiude tre motivi tipici del rococò: i fiori, le conchiglie e le nappe, per un valore di circa 256-383.000 dollari.
Ma il pezzo di punta dell’intera asta resta lui: uno spettacolare diamante con taglio ovale dallo straordinario peso di 88,22 carati. La sua caratura ha in sé un significato culturale particolarmente forte per la Cina: la coppia di 8 e 2, numeri della fortuna per eccellenza, sono simbolo di prosperità e felicità. Un tesoro della natura modellato dalla forza della terra e lavorato fino alla perfezione dall’uomo. Purissima e caratterizzata dal massimo grado di trasparenza, la rarissima pietra si stima intorno ai 12 milioni di dollari.
Fonte immagini: sothebys.com