Da Torre del Greco a Parigi: i coralli e cammei candidati come patrimonio Unesco
L’arte del Corallo unita a quella del Cammeo hanno radici antichissime. Già nel 1400 i torresi, a bordo delle loro coralline, raggiungevano i floridi mari in cerca della preziosa “spugna d’oro” del Mediterraneo. Nel 1805, la lavorazione del corallo fu importata a Torre del Greco da un francese di Marsiglia e da allora si è trasformata in un’arte tramandata da padre in figlio, fino ad espandersi nelle botteghe che ancora oggi lavorano di lime, archetti e bulini. Il corallo, selezionato grezzo, viene passato al taglio e alla crivellatura per ottenere parti di diverse misure che poi vengono forate e lucidate.
La tradizione dei cammei invece inizia con gli antichi greci per poi arrivare a Torre del Greco il secolo scorso. Le conchiglie vengono incise creando dei bassorilievi sfruttandone lo strato naturale di colore bianco e marrone. La fase principale nella creazione del cammeo viene affidata al maestro incisore, che disegna sulla superficie della conchiglia volti di donna, allegorie, fiori, animali e paesaggi, dettagli preziosi che andranno a rendere unico il manufatto finale.
Tanta passione e maestria hanno incoraggiato l’associazione Assocoral a presentare la candidatura della “lavorazione artigianale del corallo e del cammeo di Torre del Greco” a Patrimonio immateriale dell’Unesco. La proposta è avvenuta il 12 aprile durante l’evento “Corallo – le trèsor rouge de Torre del Greco” a Parigi, organizzato dall’ICE in collaborazione con l’Ambasciata italiana di Parigi, nel quale sono stati presentati diversi materiali e video esplicativi.
Durante uno dei seminari proposti, introdotto da Ugo Ciarlatani (Primo Consigliere Culturale all’Ambasciata d’Italia), Giovanni Sacchi (Direttore Ufficio ICE di Parigi) e Giacomo Barbato (Commissario Prefettizio di Torre del Greco) è stato possibile venire a conoscenza di dinamiche che solo i cittadini alle pendici del Vesuvio conoscono ed è stato interessante notare l’impegno di tutta la comunità nel sostenere il progetto di candidatura poiché in essa riconosce la propria identità, la propria storia e la propria vita quotidiana.
Importante anche la performance dal vivo di un maestro dell’incisione di cammeo su conchiglia, Giovanni Ventresca, che ha letteralmente ammaliato con i suoi racconti intrisi di storia e arte. Molto apprezzate anche le opere in cammeo di conchiglia realizzate dagli allievi dell’Istituto statale “F. Degni” di Torre del Greco, dove alle nuove generazioni viene insegnata l’arte dell’incisione.
L’evento si è concluso con una sfilata incentrata sulla bellezza e la creatività delle opere Made in Italy (parure in corallo, cammeo e pietre preziose) organizzata e curata dall’imprenditrice e membro di Assocoral Luigia Iacobelli e sullo sfondo gli scatti d’autore del fotografo Renato Cerisola ambientati nelle aziende di Torre del Greco.
Dopo questa tappa parigina, il lungo cammino verso la realizzazione del progetto continuerà nei prossimi mesi dividendosi in diversi appuntamenti in tutta Italia e anche all’estero. Il percorso è lungo e complesso, ma la necessità di raccontare, condividere e divulgare un’arte che vive da millenni con l’Umanità è troppo forte e siamo sicuri che tutti ne apprezzeranno il valore.