Londra. Il Boccioni futurista approda da Sotheby’s. Picasso star indiscussa dell’asta.
Il 28 febbraio durante la Impressionist & Modern Art Evening da Sotheby’s a Londra, è stato battuto all’asta “Testa + Luce + Ambiente”, un capolavoro dell’arte italiana di Boccioni nel suo periodo d’oro futurista. Era stato stimato 5 milioni di sterline, ma il suo prezzo finale è raddoppiato (9.070.100 sterline pari a 10.314.544 di euro) , facendo conquistare a Boccioni il suo nuovo primato sul mercato dell’arte.
L’opera è del 1912 e faceva parte della collezione di Margherita Sarfatti, famosa scrittrice e critica d’arte, nota anche per aver intrapreso una relazione con Benito Mussolini. Ad aggiudicarsela è stato un collezionista privato americano, di identità anonima, che ha vinto la concorrenza di molti altri pretendenti, tra i quali il gallerista newyorkese Acquavella presente in sala.
Per il mercato dell’arte la vendita di un’opera del primo futurismo è un evento rarissimo, in quanto in Italia sono presenti delle restrizioni sulle esportazioni. Un’altra causa che l’ha reso un evento straordinario è che la maggior parte dei lavori futuristi del primo periodo sono conservati nei musei e capita di rado l’offerta di lavori su tela in libera circolazione sul mercato internazionale.
Oltre al dipinto di Boccioni, l’asta del 28 febbraio ha venduto un’altra opera di grande valore “Femme au béret et à la robe quadrillée” (Marie-Thérèse Walter) di Picasso. Base di partenza stimata di 37 milioni di sterline (41,2 milioni di euro), è stato acquistato al prezzo di 49,827 milioni di sterline (56,2 milioni di euro) dalla Galleria d’arte Gurr Johns con sedi tra Londra e New York, superando abbondantemente la stima iniziale.
Realizzata nel 1937, anno di straordinaria creatività del pittore in cui dipinse il suo capolavoro Guernica, la tela rappresenta Marie-Thérèse Walter, la modella francese che fu sua amante e “musa d’oro”. Il focus dell’opera sono i colori che riempiono la giovane donna, in totale contrasto con lo sfondo umbratile. Anche questo dipinto è apparso per la prima volta ad un’asta, infatti è appartenuto a Picasso fino alla sua morte e poi è rimasto sempre nella stessa collezione privata.
Il genio creativo di Picasso è stato protagonista anche il 27 febbraio, quando la tela “Mousquetaire et nu assis”, dipinta nel 1967 e stimata 12 milioni di sterline, è stata battuta da Christie’s a Londra per 13,7 milioni di sterline (15,5 milioni di euro) e “Figure” per 7,2 milioni di sterline.
Prossimo appuntamento il 14 maggio, quando a New York, da Christie’s, spiccherà il dipinto “Le Repos” dipinto nel 1932, durante l’apice della sua carriera artistica. La stima è di 25/35 milioni di dollari.
I risultati delle aste serali confermano la ripresa del mercato impressionista e moderno con un fatturato di 194,7 milioni di sterline, oltre le stime pre-asta, con una percentuale di venduto vicino al 90%.